“L’emendamento approvato dalla commissione bilancio della Camera, su proposta di Pd e Leu, che blocca fino al 31 dicembre 2020 l’esecuzione di tutti gli sfratti è una scelta saggia che va nella direzione da noi auspicata. Ci aspettiamo che l’aula e successivamente il Senato confermino l’orientamento emerso in commissione e siamo pronti a lavorare con il governo e con le associazioni dei proprietari, una volta esaurita la fase più critica dell’emergenza, per riformare la materia degli sfratti con l’obiettivo di tutelare i nuclei familiari più fragili, in particolare quelli con minori, anziani e persone non autosufficienti”. Così il segretario generale del Sicet Cisl, Nino Falotico, che giudica “decisamente sopra le righe” la reazione del presidente di Confedilizia, Giorgio Spaziani Testa. “L’estensione del blocco degli sfratti – spiega Falotico – si limita a sospendere gli effetti delle sentenze in un momento di drammatica difficoltà per migliaia di famiglie e non mette assolutamente in discussione i diritti della proprietà. Del resto, gli ultimi dati disponibili parlano di 56 mila nuove sentenze di sfratto e circa 30 mila sfratti eseguiti con la forza pubblica nel solo 2018. Ci sembra che i diritti della proprietà siano tutt’altro che trascurati nel nostro paese. Quello che troviamo singolare è la posizione a corrente alternata di Confedilizia che, oggi, assume sul blocco degli sfratti una posizione di forte rigidità corporativa, mentre in altre circostanze non ha disdegnato amorevoli convergenze con altre associazioni degli inquilini. Date le circostanze – continua il segretario del Sicet – vogliamo consigliare alla nostra controparte un atteggiamento più responsabile e una concreta manifestazione di solidarietà nei confronti delle migliaia di famiglie in difficoltà a causa della pandemia. Questo mi sembra il momento meno opportuno per inutili polemiche e chiusure corporative”, conclude il segretario del sindacato inquilini della Cisl.