Approvata una risoluzione con 352 voti favorevoli per la presidente dello IUT Marie Linder “finalmente un bel segnale di cambiamento rispetto ai mercati immobiliari nazionali liberalizzati: favorire l’accesso all’abitazione ai ceti svantaggiati è fondamentale”. Il Parlamento europeo ha approvato con 352 sì, 179 no e 152 astensioni una risoluzione che impegna i paesi membri a garantire l’accesso ad un alloggio dignitoso e a prezzi accessibili e a prevenire il fenomeno dei senza tetto. Marie Linder, presidente dell’Unione internazionale degli inquilini (IUT), nonché dell’Unione svedese degli inquilini, ha accolto con favore il voto in quanto inverte la tendenza della politica europea sulle questioni abitative. “Il Parlamento europeo è ora all’avanguardia nella realizzazione dei profondi e attesi cambiamenti del mercato immobiliare”, è il commento della presidente dello IUT che aggiunge: “Mentre i governi nazionali credono ancora che il mercato risolverà tutti i problemi abitativi, il Parlamento Europeo alza il cartellino rosso, ferma la speculazione e supera le barriere agli investimenti per l’housing sociale. L’edilizia abitativa è la voce di spesa più alta per i cittadini europei. Il 38% delle famiglie a rischio di povertà spende più del 40% del reddito disponibile per l’alloggio mentre si stima che nell’Europa post pandemia 156 milioni di persone saranno a rischio di povertà”. “Raggiungere un alloggio adeguato, efficiente dal punto di vista energetico e sano – continua la presidente dello IUT – è un obiettivo comune dell’UE e degli Stati membri. Il momento non potrebbe essere migliore: la ripresa dopo la pandemia dovrà concentrarsi su soluzioni abitative ecologiche e a prezzi accessibili. La presidenza portoghese dell’UE ha l’opportunità unica, insieme a tutti gli Stati membri e alla Commissione europea, di fare dell’edilizia abitativa a prezzi accessibili una delle pietre miliari del piano d’azione del vertice europeo del pilastro dei diritti sociali che si terrà nel maggio 2021. Inoltre, ci aspettiamo una panoramica dei risultati tangibili basati su questa relazione del Parlamento europeo alla riunione ministeriale dell’UE sull’edilizia abitativa dell’ottobre 2021”. Per il segretario generale del Sicet Cisl Nino Falotico “la votazione del Parlamento europeo dà un impulso alla nostra iniziativa per il rilancio dell’edilizia pubblica a canone sociale e apre la porta ad un sostanziale co-finanziamento da parte dell’UE di iniziative nazionali di ristrutturazione ecologica e di alloggi a prezzi accessibili chiedendo che le soluzioni abitative a prezzi accessibili siano legalmente e finanziariamente incorporate nei programmi nazionali di riforma degli Stati membri dell’UE. È tempo che tutti i governi, a cominciare da quello italiano, cooperino con programmi finanziari solidi a lungo termine per risolvere uno dei problemi peggiori e fondamentali che stiamo affrontando in tutto il mondo: la mancanza di alloggi a prezzi accessibili e adeguati”.
Sintesi per punto della risoluzione “Accesso a un alloggio dignitoso e a prezzi accessibili”
- graduazione degli sfratti per garantire il passaggio da casa a casa ed evitare l’aumento dei senzatetto;
- la protezione degli inquilini più vulnerabili incrementando gli investimenti per gli alloggi pubblici a canone sociale invece di favorire gli investimenti privati orientati al profilo e alla finanziarizzazione dei mercati immobiliari;
- una regolamentazione degli affitti privati con i contrati di locazione a lungo termine come opzione privilegiata per limitare la “turistificazione” dei centri storici e lo spostamento dei residenti verso le periferie delle città;
- la stabilizzazione dei canoni di mercato con norme nazionali chiare in materia di affitto invece di una ulteriore liberalizzazione dei prezzi;