Secondo il Sicet Cisl quello presentato in parlamento dal presidente del Consiglio Draghi “è un PNRR fatto di luci e ombre per quanto riguarda le politiche per la casa”. “Rispetto alla bozza del precedente governo – spiega il segretario Nino Falotico – mancano all’appello oltre 6 milioni per la riqualificazione energetica degli edifici, ovvero il superbonus 110%, 2 milioni dei quali erano vincolati agli interventi di risparmio energetico negli alloggi di edilizia residenziale pubblica. Una sforbiciata che è solo in parte compensata dai 2,9 milioni previsti per i programmi di rigenerazione urbana nelle città metropolitane. Avremmo preferito maggiore coraggio da parte del governo proprio sulla sostenibilità ambientale che rappresenta un pilastro del programma Next Generation EU. In attesa di capire quante risorse saranno recuperate per la proroga del superbonus nella prossima legge di bilancio – continua il segretario del sindacato inquilini della Cisl – faremo presente al prossimo incontro con il governo, in programma al ministero delle Infrastrutture mercoledì 28 aprile, che sulle politiche dell’abitare serve più coraggio, sia sul capitolo della riqualificazione energetica del patrimonio abitativo pubblico, sia sul potenziamento dell’offerta abitativa a canone sociale in considerazione del fatto che il mercato non riesce a soddisfare la domanda di case, specie dei ceti meno abbienti. Da questo punto di vista sarà importante – continua Falotico – individuare un percorso condiviso con le associazioni dei proprietari per scongiurare una crisi sociale nel malaugurato caso di sblocco repentino degli sfratti tra due mesi, anche perché il rischio è che i prossimi saranno mesi di grande sofferenza per i ceti sociali più fragili senza adeguate misure di sostegno”, conclude il segretario del Sicet.

PNRR