Si allega il decreto legge 50 del 2022 pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale di ieri. Fra le misure di politica sociale segnaliamo innanzitutto gli articoli 31 e 32 che prevedono un bonus “una tantum” di 200 € per lavoratori dipendenti e pensionati con un reddito non superiore a 35.000 € e che verrà finanziato con un contributo straordinario a carico delle società di fornitura dell’energia. L’articolo 1 prevede invece la rideterminazione del bonus sociale energia elettrica e gas per i titolari di ISEE fino a 12.000 oppure non superiore a 20.000 € per le famiglie con almeno 4 figli minori a carico; la rideterminazione, che dovrà essere effettuata dall’Autorità di regolamentazione per l’energia (ARERA), avrà efficacia retroattiva al 01/04/2022 e viene estesa inoltre al terzo trimestre 2022. Fra le disposizioni specificatamente dedicate alla crisi ucraina si prevede invece un incremento dei fondi per sostenere la gestione dei profughi e il rafforzamento delle strutture di accoglienza. Rispetto agli obiettivi di transizione ecologica ed energetica l’articolo 6 del decreto punta ad accelerare la produzione di energia da fonti rinnovabili mediante l’introduzione di un potere di impulso del Governo rispetto alle Regioni ai fini dell’individuazione delle aree idonee per la costruzione degli impianti. All’articolo 14 invece l’immancabile modifica del superbonus che per le unifamiliari e le villette viene prorogato al 30 settembre 2022 a condizione che siano stati svolti almeno il 30% dei lavori alla scadenza del 30 giugno 2022. Naturalmente nessuna novità invece rispetto al superbonus previsto in favore degli ex Iacp che resta previsto fino al 31/12/2023 nonostante il termine decisamente più ampio (2025) fissato per i condomini privati. Fra le norme di nostro particolare interesse c’è poi l’articolo 37 che prevede 100 milioni di € per il fondo sostegno affitti 2022. Si tratta di 100 milioni aggiuntivi rispetto ai 240 milioni già previsti dalla legge di bilancio per il 2022 alla voce “interventi per ridurre il disagio abitativo” e che viene solitamente utilizzata per provvedere al finanziamento del fondo sostegno affitto e del fondo morosità incolpevole. Naturalmente provvederemo al più presto a sollecitare il Ministero delle Infrastrutture per un riparto immediato di questi fondi aggiuntivi nonchè delle risorse già previste dalla legge di bilancio che peraltro, a questo punto, potrebbero essere in parte utilizzate per finanziare quel provvedimento di graduazione degli sfratti mediante istituzione dei tavoli prefettizi che abbiamo più volte richiesto. Di particolare importanza anche l’articolo 42 che prevede un nuovo fondo di 665 milioni di € a sostegno degli obiettivi fissati dal PNRR per i Comuni con popolazione superiore a 600.000 abitanti. Si tratta di Torino, Milano, Roma, Napoli e Palermo che nei prossimi quattro anni riceveranno rispettivamente 87, 139, 278, 94 e 67 milioni di € per realizzare interventi determinati d’intesa con i Ministeri competenti e coerenti con gli impegni assunti nel PNRR con la Commissione Europea. Peraltro il decreto legge contiene altre norme tese a puntellare il PNRR con nuovi finanziamenti nazionali che si sono resi necessari soprattutto per fronteggiare il rincaro dei materiali di costruzione e dell’energia. Dall’altro lato si segnala invece come una parte della copertura finanziaria viene ricavata da una riduzione del Fondo Sviluppo e Coesione per un totale di 7,5 miliardi di cui 6 miliardi relativi alla programmazione 2014-2020 e i restanti 1,5 che vengono sottratti dalla programmazione 2021-2027.

Decreto aiuti