“Per quanto ci riguarda la delega fiscale ha senso se sostiene salari e pensioni taglieggiati dal caro vita e se rivede la fiscalità sui canoni di locazione, oggi troppo sbilanciata sul mercato libero. La scelta di blindare la cedolare secca del 21% sui canoni di mercato non può vederci d’accordo”. Lo ha detto stamane il segretario generale del Sicet Cisl, Fabrizio Esposito, a margine del congresso nazionale della Cisl commentando l’accordo raggiunto dalla maggioranza di governo sulla delega fiscale. “A conti fatti – ha spiegato Esposito – la scelta di applicare la cedolare secca alle locazioni abitative di libero mercato, oltre a contrastare con il principio della progressività, ha prodotto un saldo sostanzialmente zero per l’erario poiché il maggior gettito generato dall’emersione di nuova base imponibile è stato riassorbito dai risparmi fiscali ottenuti dai contribuenti, in particolare dalla popolazione più ricca che naturalmente ha usufruito del più ampio margine esistente fra la flat tax e le aliquote Irpef più elevate. Per evitare che la cedolare secca si risolva in un mero regime agevolativo della proprietà immobiliare – ha aggiunto il segretario del sindacato inquilini della Cisl – è necessario quanto meno eliminare la tassa piatta in relazione ai contratti di locazione di libero mercato. Quella sui contratti concordati al 10% andrebbe invece valorizzata per favorire una nuova tornata contrattuale volta a definire canoni realmente sostenibili per le famiglie che stentano a sostenere i canoni di mercato, specie in questa fase di forte inflazione”, ha concluso Esposito.