La questione casa deve diventare una priorità assoluta del Paese, una via per dare risposte concrete al problema della povertà e per costruire percorsi di emancipazione sociale da troppo tempo rallentati o addirittura fermati.
É quanto sottolineano Cisl e Sicet in una nota congiunta in cui avvertono che “la situazione abitativa italiana sta rapidamente diventando da allarmante a drammatica”.
I sindacati precisano che il costo delle abitazioni è sempre meno sostenibile sia per l’acquisto, sia per la locazione.
Il rialzo dei tassi e il conseguente maggior costo dei mutui diventano insostenibile e per le famiglie si prospetta quindi il rischio di una nuova esplosione delle insolvenze sui mutui.
Quanto al mercato degli affitti, aggiungono, le incerte tutele per i locatori e il carente sostegno alle famiglie in difficoltà, ha contribuito alla degenerazione delle locazioni turistiche.
Per questo la situazione delle famiglie e degli studenti fuori sede “si fa sempre meno sostenibile”.
I sindacati ricordano quindi che lo Stato detiene “un patrimonio immobiliare pressoché infinito” che continua ad essere inutilizzato, anziché essere reso funzionale per un grande piano di edilizia pubblica residenziale e per rispondere alla giusta domanda di studenti in cerca di alloggio per poter completare il proprio percorso di studio.
Alle dichiarazioni odierne del ministro Salvini sulla centralità e urgenza del tema, concludono Cisl e Sicet, occorre quindi che si dia immediatamente seguito aprendo un tavolo di confronto complessivo sulla questione abitativa, come da noi già da mesi formalmente richiesto, anche per dare continuità e concretezza agli impegni già assunti dal precedente governo.